Affascinanti sfumature dell’Italian lifestyle: l’eleganza del Park Hotel e la moda di Fabiana Gabellini

Affascinanti sfumature dell’Italian lifestyle: l’eleganza del Park Hotel e la moda di  Fabiana Gabellini

by Sabina Fattibene

L’arte dell’ospitalità del Park Hotel di Cattolica si fonde con la moda Haute Couture di Fabiana Gabellini per enfatizzare il savoir-faire e la creatività italiana, per valorizzare, con orgoglio, la loro terra d’origine ricca di storia e cultura nella rappresentazione di un presente capace di emozionare, che affonda le sue radici nel passato con lo sguardo rivolto al futuro. Gli abiti di Fabiana Gabellini hanno evidenziato con grande stile lo charme del  Park Hotel, inimitabili creazioni di assoluta eleganza realizzate dalla giovane fashion designer per i più prestigiosi red carpet ed eventi di grande importanza.

Mise raffinate ed estremamente chic in materiali pregiati come seta, pizzo, voile, tulle, organza, pensati per una donna che predilige indossare la propria individualità grazie alla capacità di Fabiana Gabellini di creare outfits, anche su misura, che riescano a valorizzare la personalità di chi li sceglie. Creatività assoluta,  sincretismo estetico e culturale che fonde moda ed arte, sono queste le fonti di ispirazione per Fabiana Gabellini che interpreta in piena libertà i sogni ed i desideri di ogni donna. Abiti lunghi, evanescenti come nuvole, che danzano ad ogni passo, per una femminilità consapevole capace di mostrare il proprio ego senza timore. La fashion designer immagina una giovane donna poliedrica: poetica e romantica ma razionale, maliziosa e seducente ma innocentemente pura, coraggiosa e determinata eppure fragile, una creatura emancipata e sicura del proprio fascino. L’universo di Fabiana Gabellini spazia dagli abiti da sera, cerimonia e sposa, sino ai looks casual-chic, ai bikini ed agli accessori super glam, per una moderna lady che non passa inosservata e che, con la sua aggraziata  classe ed eleganza, riesce, senza eccessi, ad uscire dagli schemi ed a farsi ricordare.

Tra le eccellenze più rappresentative dell’Italian lifestyle oltre alla moda non dobbiamo dimenticare il settore dell’hospitality. La storia della Famiglia Bordoni, titolari oggi dell’Hotel Chic e del Park Hotel a Cattolica, dell’Hotel Sans Souci a Gabicce Mare, ha inizio nel 1962 quando Felice insieme a sua moglie Jolanda e a suo fratello Umberto decidono di costruire l’Hotel Chic, un albergo tre stelle aperto stagionalmente. Nel 1987 acquistano una vecchia struttura, situata sul lungomare, la demoliscono e costruiscono il Park Hotel seguendo modernissimi criteri architettonici e tecnologie avanguardiste: struttura in acciaio antisismica, scale esterne di sicurezza, impianti antincendio, facile accesso per persone diversamente abili, pareti con isolamento termico ed acustico per garantire ai clienti il massimo comfort e rispetto della privacy. Il Park Hotel, quattro stelle aperto tutto l’anno, ha una splendida piscina esterna, una palestra, un centro benessere, una sala per meetings e congressi, una terrazza panoramica, una spettacolare spiaggia privata, un raffinato ristorante dove deliziarsi con svariate specialità, due garage. Le camere e le suites sono arredate con sobria eleganza, dispongono di balcone vista mare e, naturalmente, hanno tutti i comfort per un soggiorno davvero indimenticabile. L’allure raffinata, l’ubicazione davvero straordinaria, gli innumerevoli ed impeccabili servizi offerti, rendono il Park Hotel una delle strutture più prestigiose di tutto il litorale adriatico. I figli di Felice e Jolanda: Gabriele, laureato in Economia e Commercio, Edy e Federica laureate entrambe in lingue hanno ereditato la passione per il settore dell’hospitality e, ad oggi, sono loro che gestiscono con grandissima professionalità ed accuratezza gli hotels. Edy e Federica il Sans Souci di Gabicce, Gabriele il Park Hotel  e la mamma, Jolanda, l’Hotel Chic di Cattolica. Abbiamo incontrato Gabriele Bordoni per una breve intervista:

 
Al termine degli studi si è subito occupato della gestione e direzione del Park Hotel. E’ stata una libera scelta o un obbligo? In realtà sin da quando frequentavo il Liceo trascorrevo i periodi liberi lavorando con i miei genitori negli Hotels. Devo dire che la passione per questo settore è, per me, innata; mi è sempre piaciuto e sono molto appagato della scelta fatta. Ad oggi i miei due figli, Carlotta e Francesco, sono ancora molto giovani ma sembra abbiano le idee chiare, per quanto io gli consigli di pensarci molto bene e, alla fine degli studi, siano liberi di decidere in autonomia la carriera che preferiranno, entrambi mi hanno detto che sono interessati a lavorare nel settore dell’hospitality. Non nego di esserne molto contento e, al momento giusto, mi auguro di poter passare a loro l’attività.
 
Quale tipo di clientela ospita il Park Hotel? Abbiamo guests internazionali che arrivano un po’ da tutto il mondo per diversi motivi. Durante l’inverno molti sono businessmen che quindi vengono qui per affari ma non mancano anche altre persone che decidono di trascorrere periodi di vacanza. Durante la stagione estiva la maggior parte della clientela è composta da ospiti che, semplicemente, prediligono il mare e non rinunciano all’atmosfera vivace e al tempo stesso rilassante che offre la riviera romagnola. Per quanto riguarda il Park Hotel non abbiamo sentito in maniera così rilevante l’assenza di clienti provenienti dalla Russia; il 2023 è considerato come l’anno del boom per il turismo e noi abbiamo già raggiunto i livelli pre-pandemici sia in termini di prenotazioni che, ovviamente, in termini economico-finanziari.
 
Da Armani a Versace, da Bulgari a Ralph Lauren. Alcuni dei più importanti fashion brands hanno deciso di aprire Hotels & Resorts in svariate località sia in Italia che all’estero. Cos’è, secondo lei, che rende così attrattivo il settore hospitality? Penso che per loro sia una mera questione di business, in realtà sono delle strutture per VIPs, vengono progettate da archistars e sono gli stessi fashion designers ad occuparsi dell’interior design, è un modo per espandersi in più settori. La sostanziale differenza fra noi che siamo solo albergatori e le grandi fashion company è che se il loro investimento non dovesse rendere quanto si aspettano non è poi così rilevante, sono famosi ed hanno grandi capitali. Noi, al contrario, abbiamo la necessità di dare sempre il massimo, di fare in modo che gli affari rendano quanto devono e tutto questo richiede grandi sacrifici, dedizione, massima professionalità ed esperienza per essere assolutamente competitivi sul mercato.
 
Dall’apertura del Park Hotel, nel 1987, ad oggi Lei è riuscito a fidelizzare la clientela che periodicamente torna anche più volte all’anno, qual’è il segreto? Non ho segreti o metodi particolari, io ed il mio staff cerchiamo di non deludere mai le aspettative dei nostri ospiti offrendo servizi con standard qualitativi altissimi, disponibilità, flessibilità, cordialità e, soprattutto, umanità ed empatia. Riusciamo ad instaurare con ogni cliente un rapporto sincero, trasparente, quasi “amichevole”, penso recepiscano di essere i benvenuti, si sentono parte della nostra famiglia, la nostra struttura diviene come una seconda casa.   
 
Il Park Hotel ha una spiaggia privata ad uso esclusivo degli ospiti, cosa pensa possa accadere in merito alle concessioni balneari? La questione delle concessioni balneari ha creato grossi problemi, primo fra tutti ha bloccato gli investimenti. Noi per l’Hotel Sans Souci a Gabicce avremmo voluto prendere una spiaggia privata come già fatto qui per il Park Hotel ma stiamo aspettando perché il Governo non ha ancora chiarito cosa accadrà, non è ancora stato deliberato nulla in merito. Io temo che la mia spiaggia sarà messa all’asta perché forse considerata come attività secondaria sebbene sia un servizio strettamente correlato all’Hotel. Il problema più grande lo dovranno affrontare i bagnini che sino ad oggi hanno avuto come unica fonte di reddito il loro lavoro in spiaggia, io non voglio credere che saranno privati di tutto dopo tanti sacrifici ed investimenti fatti nel corso degli anni. Non nego di essere abbastanza preoccupato.
 
Ha dei progetti che vorrebbe  realizzare nel breve/medio periodo? Durante il periodo di chiusura dell’Hotel imposto dal Comune per i lavori di rifacimento ed ammodernamento del lungomare di Cattolica ho approfittato per realizzare il nuovo centro benessere e ristrutturare alcune stanze. Già dal 2007 noi abbiano installato i pannelli solari, acquistato caldaie tecnologiche che inquinassero il meno possibile, ancor prima degli obblighi di legge qui al Park Hotel abbiamo sempre dato molta importanza alla sostenibilità ambientale, per anni siamo stati l’unica struttura a Cattolica con queste peculiarità che oggi, per contrastare il mutamento climatico, sono divenute indispensabili. Tra i progetti in divenire c’è anche la ristrutturazione della palazzina retrostante la piscina che mi consentirebbe di ampliare la metratura delle stanze già esistenti  e di crearne delle nuove per aumentare la capacità di accoglienza. Sono però lavori che richiedono molto tempo ed essendo noi aperti tutto l’anno non so quando riuscirò a realizzare tutto questo.
 
Tre cose alle quali non rinuncerebbe mai nella vita? La famiglia, il lavoro, gli amici e sebbene mia moglie asserisca che, per me, il lavoro è più importante della famiglia non è  la verità. La nostra è una attività che richiede un impegno e una presenza costante rimane quindi poco tempo da dedicare alla famiglia e, ancor meno, agli amici.
 
Grande stile e spiccato senso estetico accomunano il Park Hotel di Cattolica alla moda firmata Fabiana Gabellini: esperienze  indimenticabili da vivere con gioia ed incantevoli abiti capaci di trasformare l’ordinario in straordinario, poiché solo chi non smette mai di sognare riesce sempre a raggiungere i propri obiettivi. 
 
 
03/06/2023
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