Donne delle DE.CO, intervista a Marika Orlando.

 Nasce DE.CO, Denominazione Comunale, 

in Sicilia un Ente Organizzativo che si estende in tutta Italia

nel nome di Luigi Veronelli. 
Donne delle DE.CO, intervista a  Marika Orlando.
 
Ricorre in questi giorni l’anniversario della morte di Luigi Veronelli. Sono ormai 15 anni che non c’è più ma è vivo il ricordo di come si muoveva tra enologia, gastronomia, politica, cultura letteraria, filosofia, Veronelli si muoveva con abilità e leggerezza, una grande penna e un grande conoscitore di vini.  
Veronelli, negli ultimi anni di vita, ha portato la sua attenzione a favore di una  giusta causa che è quella delle Denominazioni Comunali (DE.CO) , un tema importante e basilare sulla delicata valorizzazione dei prodotti agricoli dei Comuni italiani.  
E la Sicilia ha voluto celebrare l’idea di Veronelli, creando un Ente Organizzativo, “Donne delle DE.CO sulle tracce di Veronelli”, presieduto da Marika Orlando, allieva del Maestro, coadiuvata da Bruno Sganga, enogastronomo e giornalista, coordinatore per oltre 15 anni delle attività editoriali di Veronelli, ideatore e realizzatore delle De.CO.
 

Incontriamo la neo/presidente  Marika Orlando.

Dottoressa Orlando complimenti e auguri per questa sua importante realtà che si concretizza oggi, “sulle tracce di Veronelli”, 
grazie. Le donne DE.CO è un Ente Organizzativo e si tratta in effetti di un sistema che vuole difendere il locale rispetto al fenomeno della globalizzazione, la quale tende ad omogeneizzare prodotti e sapori.
 
Praticamente un marchio?
La De.Co. non è un marchio ma un riconoscimento concesso dall'Amministrazione Comunale a prodotti, lavorazioni e quant’altro strettamente collegata al territorio e ai suoi abitanti.
La De.Co. viene attribuita dal Comune con apposita deliberazione consigliare ed è indubbiamente legata alla produzione tradizionale del territorio.
Ma la DE.CO è molto importante anche per un percorso turistico, nasce anche con lo scopo di valorizzare dal punto di vista turistico le località e le comunità legate a prodotti specifici e locali.
 
Come si immagina il vostro percorso?
Io immagino il mio lavoro, il nostro percorso, come un contenitore, guidato da una relazione tra il passato e il futuro. Quasi come se ogni DE.CO di ogni Comune, di ogni territorio, diventasse un contenitore tra ciò che era, ciò che è e ciò che sta diventando. È quella che io chiamerei l'archeologia artigiana del futuro.

E perché è costituita solo da donne?
Le Donne.... perché le donne, quando vogliono, sanno essere così speciali, un mondo incredibile di creatività che tengono nascosta per anni come un fuoco dentro… ma appena possibile esplode come un vulcano! E poi Donne, D come determinazione, D come dolore, D come Dio, D come differenza......vede quante D....onne rappresentano una riflessione
consapevole di una cultura del territorio del passato per renderla viva nel presente.
 
In sintesi ci spieghi il filo conduttore dell’iniziativa.
Il filo conduttore dell’Associazione vuole essere lo spirito di reinvenzione e l'mpegno a preservare il ricco patrimonio culturale del nostro Paese, un nuovo capitolo dell'eredità di Veronelli, un masterplan che si sviluppa attraverso un'ambiziosa tabella di marcia, pensata per salvaguardare, preservare e ringiovanire in modo sostenibile il Paese, preservando le
fondamenta del più grande e antico paesaggio culturale del mondo nei vari settori cruciali tra cui la comunità, l'arte e la cultura, il patrimonio e la natura, la fauna, l'agricoltura, il turismo e le infrastrutture, il futuro dunque immaginato per l’Associazione Donne delle DE.CO.
Questo è ciò che le Donne DE.CO devono fare, secondo me, ma che era anche la filosofia di Veronelli, emergere dal luogo e dall'ambiente, emergere dalle risorse del luogo stesso ed essere anche un contenitore di bellezza e di estetica, di emozioni e di passioni.

In fondo cosa c’è di più vivo in noi delle nostre passioni… non devono essere opere d’arte o capacità esclusive ma semplicemente ciò che amiamo fare. 

01/08/2024
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