Il CENTRO STUDI AKHENATON – Intervista al Presidente, Avv. Emanuela FANCELLI
Il CENTRO STUDI AKHENATON – Intervista al Presidente, Avv. Emanuela FANCELLI
A cura di Patrizio Imperato di Montecorvino
L’Italia, fino al IX° secolo, è sempre stata il Centro europeo che meglio ha saputo consolidare i trascorsi storici della Cultura con i vissuti ad essa contemporanea e, nella pur sempre possibilità, forse ancora oggi (?), di godere di quella libertà di comunicazione, ricerca, raffronto e confronto a favore di una tesi sempre più congenita alla verità causale e corrispondente alle problematiche sociali di cui il Cittadino si ritrova, come oggi, ad affrontare. Sono molte le Istituzioni associative che, talora, sono molto meno miope di chi, invece, ha la responsabilità di governo ma non sempre le competenze per riconoscerle ancorché la “capacità” per valorizzarle. Una prassi che, dolente, raggiunge a serra manico ogni buon cittadino che, braccato da leggi e regolamenti, ma le cui azioni risultano, invece, innocue per l’individuo scevro da ogni regola sociale e libero, pertanto, di braccare chi si sforza, invece, con ogni umana dignità, di onorare la propria cittadinanza, come i doveri verso lo Stato, la famiglia e la società ma, per l’appunto, talora con la frustrazione di sentirsi orfano, in termini di tutela e garanzie di quei diritti perché inascoltati, ancorché penalizzato dalla “legge” e proprio nei suoi momenti di bisogno e protezione. Lascio al lettore l’ossequio di vedersi in questa “dante causa” e con la facoltà di interpretarsi alla luce di vissuti e conseguenze dei percorsi di onesta sopravvivenza a cui tutti gli italiani impegnati, in ogni dove e in ogni come, sono oggi fortemente soggetti.
Il buonismo ha sostituito la bontà. La virtù della Giustizia? Estromessa anch’essa dal giudizio per ragioni e congrui interessi e dunque sempre meno in termini di lungimiranza, amor di Patria e buon senso. Nonostante tutto a quanti vogliono esistenzialmente non cedere a questi ingiusti pesi, posti sulle spalle e con le false lusinghe di una “giustizia” prossima a vedersi, hanno la possibilità di avvalersi in questo frangente di questi centri di ricerca sia scientifica che storico-culturale poiché tutte si contraddistinguono per quel comune fine che, per la di cui salute spirituale, anche antropologicamente intesa - ambiscono per ogni individuo la consapevolezza di questo vertice a cui, per sua natura, l’uomo tende in tutte le sue espressioni, scelte e vissuti di raggiungere - purché consapevole di aderire con volontà e libero arbitrio alla sua trasformazione e cambiamento sempre in atto; per sapersi interpretare e, con genuina fiducia, interagire con chi potrebbe, e senza scopo di lucro, sostenerlo nel suo percorso di conoscenza e di supporto per la ricerca di senso, significati e risoluzioni quale fine-buono-vero di ogni umana vocazione.
Fra i tanti presenti sul territorio, vogliamo qui incentrarci sul Centro Studi Akhenaton. Cerchiamo di sapere di più dal suo Presidente, Avv. Emanuela FANCELLI, e, dalla seguente intervista, poter comprendere cosa la accomuna alle tante realtà associative presenti sul territorio e cosa da esse la distingue.
Buongiorno Presidente, intanto grazie per aver accolto l’invito di rilasciare questa intervista anche per il seguito che il Centro Studi ha raccolto sin dalla sua creazione con molti iscritti e soprattutto per gli ospiti di rilievo che spesso, e di buon grato, partecipano alle Sue iniziative, come constatabile nella serata dello scorso 29 febbraio, offerta in occasione della pubblicazione dell’avvolgente libro del barone Giuseppe CREA.
Ci aiuti a capire, come nasce il Centro Studi Akhenaton?
Il Centro studi Akhenaton nasce da un progetto di condivisione delle informazioni, sul presupposto che il sapere, se non condiviso, perde di valore; a tal fine, come abbiamo voluto illustrare nel manifesto dell’associazione, siamo promotori di iniziative volte ad incentivare il pensiero critico, per la costituzione di un’opinione pubblica onesta e che abbia come conseguenza comportamenti corretti e rispettosi dei diritti fondamentali dell’uomo, stimolando e sostenendo la diffusione delle informazioni, in parallelo con lo studio di quelle materie, quali la storia, che offrono strumenti di inestimabile valore per la comprensione del presente. L’interesse della centro Studi comprende difatti l’approfondimento delle tematiche più varie, da quelle connesse alle conquiste culturali e sociali di coloro che ci hanno preceduti, sino all’attualità, con sensibilità verso ogni problema quotidiano. Questo progetto ha ispirato l’azione dell’associazione che si è esposta a sostegno di eventi culturali e di beneficienza, anche in collaborazione con altre realtà. Lei ha fatto riferimento all’evento del 29 febbraio scorso… una serata davvero piacevole, nella quale abbiamo potuto presentare non solo il libro del Barone Crea, ma anche ampliare le riflessioni ad altri tempi, per dar risalto ai valori dell’uomo e alla sua umanità, che prescinde da appartenenze politiche e religiose. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro che mi hanno incoraggiata e, in particolare modo, il Pres. On. del Centro studi Akhenaton, l’avv. Llorenc Lluell, barone di Seget, di Barcellona, una persona eccezionale che ha creduto in questo progetto. La stessa presenza di cari amici, come ad es. il Principe Enrico Filadoro Caracciolo o l’On. Maria Teresa Baldini, sono stati di grande sostegno.
La visione e la spiritualità di questa tipologia di percorso come si coniuga con la sua impronta da giurista e con la sua vita personale?
L’essere un avvocato, (ed è una professione che svolgo con passione e dedizione) mi aiuta sicuramente ad organizzare gli aspetti più pratici dell’Associazione. Il progetto dell’Associazione è condiviso anche da mio marito, il dott. Luca Piacentini, che ne è il vice-presidente, quindi cerchiamo di coinvolgere l’intera famiglia: non sono mancate occasioni di eventi nei quali gli associati ed io abbiamo partecipato con i nostri figli o nipoti, quali, ad esempio, eventi di beneficienza; sensibilizzare anche i più piccoli alle difficoltà che altri vivono è di estrema importanza e devo ammettere che ciò è possibile grazie all’apertura dell’Associazione alle tematiche più varie e alle proposte dei singole associati, sempre molto interessanti.
Quali progetti sono in itinere e quali gli obiettivi ad oggi raggiunti?
Devo ammettere che, alla data del 29 febbraio 2020, i progetti erano numerosi, tuttavia la pandemia ci ha costretto a rivedere i programmi e, come ha investito il nostro Paese, così la nostra Associazione, ma, paradossalmente, proprio a causa del Covid, siamo comunque riusciti a tener fede al progetto di informazione. E’ nato così il format l’Opinione, ideato sul motto che “il sapere perde di valore se non condiviso”, programma trasmesso il giovedì in diretta da Radio Centro Musica e da me condotto. Nelle puntate che sono state organizzate, da marzo ad oggi, si sono affrontate le tematiche più varie, con ospiti di altissimo livello. Si è parlato di medicina, scuola, disabilità, giustizia, scienza e fede, argomenti nei quali ognuno di noi ha proprie convinzioni, ma siamo riusciti a creare un confronto costruttivo, nel massimo rispetto di ogni idea.
Ho avuto l’onore di intervistare S.E.R. Antonino Raspanti, Mons. Gonzino, Mons. Formenti e suor Liliana Ugoletti che, con estrema disponibilità hanno, ad esempio, affrontato argomenti che definirei spinosi, come quello del finanziamento alle scuole paritarie, il vivere la fede ai tempi del Coronavirus, il ruolo della Chiesa Cattolica nella società, non solo nella formazione dei giovani, ma anche come sostegno alle famiglie: non si possono trascurare gli interventi di cui la C.E.I. si è fatta promotrice in questo periodo. Anche i politici che sono intervenuti, vedi l’On. Maria Teresa Baldini, l’On Cosimo Maria Ferri, l’On. Matteo Dall’Osso o il Sen. Domenico Scilipoti, il cons. Regionale dott. Palozzi o il dott. Valerio Garipoli, già cons. Municipale a Roma, hanno sempre fornito gentilmente la loro opinione da “esperti” dei vari settori , oltre la loro appartenenza politica, con l’evidente intenzione di fornire pareri obiettivi, che potessero essere di aiuto ai cittadini. L’On. Baldini, da medico, più volte ha fornito indicazioni sull’utilizzo della mascherina e risposto alle domande degli ascoltatori in proposito. Ora l’estate si avvicina, ma non si può dire che la situazione di emergenza sia totalmente cessata, pertanto, nelle prossime settimane continuerò con il programma radiofonico; spero di poter organizzare, non appena sarà possibile, un incontro con tutti gli associati, gli amici e le altre organizzazioni culturali e di beneficienza con cui collaboriamo, condividendone i valori. Sono grata a quanti, anche attraverso riconoscimenti, hanno apprezzato quanto sino ad ora è stato fatto e, a tutti voi, voglio rinnovare il mio impegno anche per il futuro.
Quali i requisiti per far parte del Centro Studi Akhenaton?
Vi sono eminenti docenti e ricercatori. Potrebbe brevemente parlarcene, ovvero, presentarli al pubblico interessato? L’associazione è composta da persone di spessore, che hanno grande considerazione e rispetto per l’uomo e l’Umanità. Non vi sono preclusioni, ma di certo confidiamo che chi si avvicinasse all’Associazione ne condividesse i valori. Ognuno dei nostri associati meriterebbe di essere menzionato.
Covid permettendo, a quando il prossimo evento?
Come detto, dobbiamo valutare come evolverà la situazione sanitaria in Italia, spero di poter organizzare al più presto, ma, per ora, continuerò a condurre “L’Opinione” e ad affrontare, di volta in volta, le problematiche più sentite dalla società. In una delle puntate, approfondendo l’argomento “Coronavirus, tra scienza e fede”, ho avuto il piacere di leggere una interessante riflessione del nostro Pres. On. Avv. Llorenc Lluell che condivido e di cui voglio rendervi partecipi: “È giunto il momento di ripensare e umanizzare questo modello economico, perché tenga conto dei valori morali dell’uomo (...) la religione è stata mai più necessaria di ora?"
Non mi resta che ringraziarla ancora per l’intervista e nell’augurio, di un continuo successo per gli obiettivi prefissi, auspico poterne gioire con tutti Voi i meritati auspici.