Via Margutta “Chiamale se vuoi Emozioni” di Lucio Battisti, nelle opere in mostra all'Area Contesa

 

Via Margutta “Chiamale se vuoi Emozioni” di Lucio Battisti, nelle opere in mostra all'Area Contesa
by Sabina Fattibene
 
A Roma le belle iniziative non mancano mai, una vogliamo segnalarla.
 
Si è inaugurata Venerdì 9 Febbraio 2024 la mostra d'arte omaggio ad una delle più belle canzoni di Lucio Battisti “Chiamale se vuoi Emozioni”, a via Margutta 90, alla galleria Internazionale Area Contesa Arte.
 
Nasce da un bisogno di belle emozioni, visto che nei giorni d'oggi nulla pare avere più valore, le opere d'arte invece ci donano sogni, fantasie, gioie, ogni volta che le guardiamo, ci trasmettono tanto, specie a noi italiani che viviamo in un paese di grandi pittori e musicisti, e dove siamo circondati dalla bellezza che nasce dai lontani albori .
 
La mostra prende a pretesto le parole di Lucio Battisti, per stimolare gli artisti di oggi ad aiutarci a guardare dentro e fuori di noi, cercando stimoli attraverso le canzoni.
 
Il Vernissage ricco di iniziative, dalle performance musicali del maestro Mauro Ingafù, a una serie di degustazioni di vino, cibo e le opere degli artisti inviate da diverse parti d'Italia. Gli artisti in mostra sono 15 di varie correnti dall'astratto, al figurativo, al digitale, ed al fotografico. Ogni opera sembra condurci in altri mondi.
 
La fotografia presente in mostra con le foto di Massimo Sammarco sa cogliere l'attimo magico dei riflessi luminosi del mare. Ritrae una zona del mare di Ischia, con una modella avvolta da veli che le lasciano quasi nudo il corpo, posta su una scogliera, mentre le onde impetuose si infrangono sugli scogli, attimi magici di una natura impetuosa.
 
Mentre Ania Ania di nascita polacca, crea un'opera che ha dentro tante realtà e tante culture dal classico al moderno, come è nella cultura della sua terra. L'opera è un groviglio di suggestioni visive urbane e non, ci sono dentro ponti, finestre, la macchina fotografica, la cupola di San Pietro, il Colosseo, le dita affusolate di una donna, uno scorcio di Venezia e tanto altro. Parti delle emozioni che l'artista ha incamerato nel suo inconscio.
 
Loredana Aimi da buona siciliana si ispira ai Templi d'Agrigento, un mondo statico di un tempo lontano, l'unica vita che inserisce nelle sue opera, una farfalla dalle ali giallo e nero. Crea un opera nell'insieme onirica.
 
Laura Altamore ha dedicato il suo percorso alle galassie astrali dell'infinito. La sua tavolozza è un insieme di colori caldi e freddi mescolati alle foglie d'oro che impreziosiscono l'opera. Dentro questo mondo astrale c'è, per l'artista Altamore, un magia cosmica che da sollievo a chi la guarda e la sfiora con le dita.
 
Pietro Di Chiera un matematico dell'ordina cromatico, che in questa sua opera astratta,compone un insieme di soldatini in fila, che in realtà sono colori dati a piccole macchie tonde che sembrano seguono altre macchie, i bianchi verso i verdi i rossi verso i blu, creando un labirinto più intricato del labirinto di Minosse.
 
Antonio Del Donno è la star della mostra, un artista di grande levatura che è in importanti musei. Le sue opere sono gestuali, simboliche: utilizza oggetti, come tagliole oppure scritte del mondo della pubblicità. Attraverso le sue opere vuole criticare il consumismo e la superficialità del mondo che ci circonda.
 
Umberto Falvo, la sua pittura astrattista è un modo di vedere oltre la realtà visiva è entrare in una sfera interiore, dove la forma perde le sue sembianze e diventa segno dal tratto evanescente, il cromatismo dato a volte con velature trasparenti a volte con colore pieno, con prevalenze tonali di sfumature in ocra che prevalgono sui vari toni del blu. Alcuni colori del blu azzurro che si sfumano fanno pensare al cielo che si unisce al mare. Il percorso di Umberto Falvo ha una spiritualità che nasce dalle sue riflessioni sul suo inconscio artistico, che gli fa creare opere di impatto emotivo.
 
In Fiorella Giusti, delicate sensazioni di un mare al tramonto, il cui cielo è blu come il mare e la rosa che primeggia nell'opera, creando un paesaggio sognante. Mentre la violinista ha un atteggiamento nel gesto di suonare di grande energia, ci da l'impressione di sentire il suono del violino solo guardando l'opera.
 
Lauretta Crocco, la sua una pittura che è poesia, predilige fiori, foglie, una natura ferma nel tempo, i colori tenui molto eleganti, si intravede una sensibilità d'animo.
 
Roberto Malucelli un figurativo classico, dal ritratto di donna dai capelli raccolti dallo sguardo dolce ma penetrante. Mentre le statue nello studio riprodotte in uno studio d'artista sono tra la romanità e l'ellenismo, strizzano l'occhio al mondo metafisico di de Chirico. Domenico Pace e le sue immagini di donne in cui traspare femminilità delicatezza, velate sensazioni di un mondo di altri tempi passati.
 
Patrizia Patti è l'artista delle trasparenze, della leggerezza, pennellate che creano mille velature di colore. Il sole in mostra ha dentro una forte carica emozionale tra i gialli ed i rossi. Il sole dei nostri tempi è però un sole malato dagli effetti di nebulose, dovute allo smog nell'atmosfera. Tuttavia lo esalta come fosse una divinità celeste.
 
Maria Murgia artista della Pop Art della Italy Generation, che usa personaggi dello spettacolo molto in voga negli anni 60, 70, utilizzando la tecnica del collage per i personaggi riportati nell'opera, in questo caso Audrey Hampton, con uno sfondo di pennellate informali, sul rosso e verde.
 
Giuseppe Scala (muso) crea un figurativo tra il classico e il moderno, volti femminili in primo piano,con un monocromatico bianco e nero, che fa pensare alla solitudine. Mentre in un'altra opera presente in mostra, il volto di un'altra donna tracciato come un'esplosione di colori che si irradiano sul viso, la cui espressione è di una la gioia dell'essere.
 
Anna Santilli è una forza della natura, opere di grande impatto, un figurativo moderno, predilige immagini di giovani fanciulle in un contesto tra il retrò e il moderno,realizzate con un iperrealismo fotografico.
 
La mostra è curata dalla prof. Sabina Fattibene dell'Associazione Culturale il Trittico Arte Contemporanea, presentata dal critico d'arte Alfio Borghese. L'Ospite d'onore è stata l'attrice Mita Medici, la quale espone una sua opera dedicata ad una donna bella, sofferente con un accenno di sorriso: la sua vita è intensa ed emozionale.
 
Tra i personaggi presenti anche Saverio Vallone figlio del grande Raf Vallone, il Marchese de La Rosche in arte Chicago, il Marchese Giulio de Nicolais d'Afflitto autore e regista neoverista con la prof.ssa Liliya Bilyk Presidente della Onlus "Ukraina in Europa". Presente anche Giuseppe Chiovaro del C.I.A.C. Per selezionare alcuni artisti per la Biennale di Roma 2024 ed anche Lino Marasco presidente dell'Associazione disabilità A.N.I.L.D.D..
 
Tanti del mondo della politica On.Mario Tassone sottosegretario del nuovo CDU,On.Nino Gemelli euro parlamentare. E della cultura la prof.ssa Marisa Faga presidente di “Ande” associazione nazionale donne elette, con il marito il prof. Franco Matano, genitori di Alberto Matano. Anche religiosi della chiesa cattolica Mons.Antonio Cantisani e il Mons. Antonio Ciliberti, ambedue Arcivescovi Metropoliti della diocesi di Catanzaro e Squillace. Personaggi della cultura Dott.Mario Cosco già dirigente scolastico di istituto superiore, Assunta Servello nota fotografa in servizio in RAI.
 
A fine serata tutti a brindare con il vino del Casale del Giglio.
 
(Fotografie di Giancarlo Fiori)
 
Pubblicato: 17/02/2024
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