Roma. "Una domanda di matrimonio" - TEATRO BELLI

venerdì 3 maggio ore 21, sabato 4 maggio ore 19, domenica 5 maggio ore 17 e 30.  

piazza di sant'Apollonia 11/a  Roma 
tel. 06.589 4875 
INGRESSO GRATUITO 
Teatro e Volontariato 
 
Roma. "Una domanda di matrimonio" - TEATRO BELLI
 
Tratto dall'opera di Anton Cechov  
Adattamento e regia di Magda Mercatali 
con Adama, Alina, Alireza, Hilaria Jesus, Issuf, Koumare, Maguette, Mohammed, Olivier, Tetiana. 
Con il laboratorio multietnico della Casa dei Diritti Sociali.
 
Al  Teatro Belli di  Trastevere nei  gg. 3/4/5 del maggio prossimo va in scena il nuovo spettacolo -  da un atto unico di Cechov - del  Laboratorio di teatro della  Cds (Casa dei diritti sociali).  Magda Mercatali, da volontaria insegnante d'italiano dell'associazione, ha voluto mettere al servizio dei suoi studenti la sua professionalità ed esperienza di attrice, favorendo oltre all'apprendimento della lingua, la loro integrazione e socializzazione. 
Negli anni scorsi ha messo in scena, con felice temerarietà, opere diversissime tra loro, dai funambolici giochi di parole di Campanile a una versione poliglotta dell' "Orlando furioso" e fino a un babelico Olimpo degli dei greci. Chissà che in questi allestimenti non si celi la vera sperimentazione teatrale del nostro tempo. Quest'anno ci troviamo in un salotto di una casa di campagna in Russia  alla fine dell'800. Anton Cechov ha scritto il suo "scherzo in un atto" per fare una "DOMANDA DI MATRIMONIO" esilarante, movimentata, gioiosa che costringe i 9 studenti attori migranti ad entrare ed uscire continuamente dai loro personaggi in un gioco del " teatro" tra finzione e realtà  degli stessi, come quando ad esempio raccontano le usanze ed i riti dei loro Paesi d'origine.
E si rappresenta il TEATRO con tutta la sua magia, i suoi tic, le sue debolezze, i suoi rituali. Ma soprattutto con il suo grande potere culturale e terapeutico ed è  un omaggio d'amore a Cechov con citazioni continue delle sue opere. Nella Domanda di matrimonio ci mostra quanto l'esistenza umana non sia  nemmeno governata dall'interesse (sarebbe ancora una cosa razionale!), piuttosto da impuntature, bagatelle e  piccole ossessioni. Da  cui  nascono perfino le guerre!
Il teatro mette a punto un metodo ludico per ridare  ai suoi protagonisti autostima e recupero identitario, valorizzando le diverse culture. 
 
La affiancano un gruppetto di colleghi entusiasti, che si avvale inoltre della collaborazione esterna di grandi professionisti come Lia Morandini per i costumi,  generosamente prestati dalla Sartoria teatrale Farani e dalle musiche composte da Giuliano Taviani.
Gli attori quest'anno  provengono dal Mali, Senegal, Iran, Ucraina, Marocco, Ecuador, Capo Verde, Burkina Faso. 
 
Pubblicato: 04/05/2024
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