Global Peace Summit in Svizzera, in 80 Paesi firmano un comunicato congiunto

Global Peace Summit in Svizzera, in 80 Paesi firmano un comunicato congiunto
80 Paesi e 4 Organizzazioni, tra cui il Consiglio d'Europa, la Commissione europea, il Consiglio europeo e il Parlamento europeo, hanno sostenuto il comunicato congiunto a seguito dei risultati del Global Peace Summit, una conferenza internazionale per trovare modi per risolvere pacificamente il conflitto armato tra Russia e Ucraina.
 
La Turchia è tra i paesi che hanno firmato il documento. In precedenza, il ministro degli Affari esteri di questo paese, Hakan Fidan, si era espresso a favore della presenza della Russia alla conferenza di pace. Allo stesso tempo, tra i firmatari non c’è l’Arabia Saudita, il cui principale diplomatico ha invitato le parti a “difficili compromessi”.
 
Anche Thailandia, India, Messico, Sud Africa, Brasile ed Emirati Arabi Uniti non hanno firmato il comunicato.
 
Secondo la Reuters, il testo del comunicato afferma che la guerra della Russia contro l'Ucraina continua a causare distruzioni e sofferenze su vasta scala, oltre a creare rischi per molte regioni del mondo. Ai partecipanti al vertice si ricordano le risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite che condannano l'aggressione russa.
 
Confermano il loro impegno nei confronti dei principi di protezione della sovranità e dell'integrità territoriale di qualsiasi stato, inclusa l'Ucraina, entro i confini riconosciuti a livello internazionale. I partecipanti al vertice hanno delineato il loro accordo su diversi aspetti.
 
In primo luogo, è necessario garantire la sicurezza nel campo dell'uso dell'energia nucleare, anche presso la centrale nucleare di Zaporizhzhia, che deve operare in conformità con i requisiti dell'AIEA e sotto la sua supervisione.
 
In secondo luogo, per mantenere la sicurezza alimentare globale, è necessario garantire la sicurezza della navigazione commerciale nel Mar Nero e nel Mar d’Azov. Gli attacchi alle navi mercantili e ai porti commerciali civili sono inaccettabili e la sicurezza alimentare non deve essere utilizzata per scopi militari.
 
In terzo luogo, tutti i prigionieri di guerra devono essere rilasciati attraverso uno scambio tutti per tutti. Tutti i bambini e i civili adulti ucraini deportati o sfollati illegalmente devono tornare a casa.
 

Nel comunicato si afferma che gli stati e le organizzazioni che lo hanno firmato sono pronti a compiere sforzi specifici in futuro per raggiungere gli obiettivi specificati. 

Pubblicato: 16/06/2024
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