RAIN MAN - Teatro Quirino - prima martedì 4 dicembre ore 20.45, repliche fino al 16 dicembre
Adattamento per il teatro di Dan Gordon tratto dal film della MGM basato sulla sceneggiatura di Ronald Bass - Barry Morrow prodotto su licenza speciale di MGM on Stage Darcie Denkert e Dean Stolber traduzione e adattamento Michele Renzullo -Saverio Marconi con regia Saverio Marconi regia associata Gabriela Eleonori
Compagnia della Rancia, ai musical di successo, affianca la prosa, con l’adattamento teatrale di Rain Man, celebre film del 1988 con Tom Cruise e Dustin Hoffman, che all’epoca commosse il mondo intero.Vincitore di 4 premi Oscar (miglior attore protagonista, miglior regia, miglior scenografia e miglior fotografia) e diretto al cinema da Barry Levinson, Rain Man ha debuttato nella versione teatrale il 19 settembre 2008 all’Apollo Theatre di Londra, con un adattamento curato da Dan Gordon; la versione italiana è diretta da Saverio Marconi, con la regia associata di Gabriela Eleonori.
Per questa avventura, Saverio Marconi si è affidato a interpreti di grande calibro, con alle spalle importanti successi teatrali, cinematografici e televisivi.
Raymond - ruolo che valse l’Oscar a Dustin Hoffman – sarà interpretato da Luca Lazzareschi, attore con un ampio repertorio drammaturgico che spazia dai classici ai testi contemporanei, diretto da grandi registi come Gabriele Lavia, Marco Tullio Giordana, Cesare Lievi, Werner Schroeter, Vittorio Gassman e Giorgio Albertazzi.Uno straordinario lavoro attoriale, quello di Lazzareschi, che sottrae intenzioni ed espressioni alla sua interpretazione per restituire la fortezza inespugnabile del mondo interiore di Raymond, rendendo così toccanti anche i quasi 90 “sì” del copione che pronuncia senza colore né significato.
Al suo fianco - nel ruolo di Charlie, che nel film fu di Tom Cruise - Luca Bastianello, giovane attore di talento già protagonista a teatro e in fiction televisive di successo che unisce una straordinaria somiglianza fisica con Cruise a un’interpretazione dalle diverse sfaccettature, che mostra l’evoluzione del suo personaggio. Valeria Monetti, protagonista di musical come “Sette spose per sette fratelli” e “Robin Hood”, sarà l’interprete femminile, nei panni di Susan che nel film furono di Valeria Golino, mentre il personaggio del Dott. Bruener è affidato a un attore di grande esperienza come Beppe Cherici; insieme a loro, nel cast, anche Gian Paolo Valentini e Irene Valota.
La scenografia – creata da Gabriele Moreschi – è divisa in quadrati, che sottolineano i dettagli, così importanti per la mente degli autistici, che hanno una memoria prodigiosa e attraverso
oggetti e proiezioni aprono squarci onirici, entrando nella testa di Raymond e svelando un mondo diverso.
Questo progetto teatrale vuol essere, per la Compagnia della Rancia, anche uno strumento di sensibilizzazione e informazione sul tema dell’autismo: “Conoscevo attraverso il film la storia toccante di Raymond, ma solo grazie alla preziosa collaborazione scientifica con l’Associazione Autismo Italia e al lavoro sul personaggio ho potuto scoprire questo universo. – dice Saverio Marconi – Sono rimasto profondamente colpito dalle statistiche che indicano 2 soggetti colpiti da autismo su 1000 e mi auguro che lo spettacolo possa puntare l’attenzione sull’unicità e la complessità nelle relazioni con le persone autistiche, non solo durante l’infanzia e l’adolescenza ma soprattutto in età adulta.”
Rain Man racconta la storia di Raymond, un uomo affetto da autismo che, dopo la morte del padre, eredita l’immenso patrimonio familiare e di Charlie, fratello minore arrivista e cinico, che, per beneficiare dell’eredità, vorrebbe diventarne il tutore.
Durante il viaggio che li porta a Los Angeles – iniziato come un tentativo di rapimento – Charlie ha modo di scoprire Raymond (Rain Man non è altro che una storpiatura del nome di Raymond da parte di Charlie bambino) e di capire alla fine il valore della diversità: riporterà così il fratello in clinica, rinunciando al denaro e scoprendo il significato dell’amore incondizionato.
Il personaggio di Raymond è ispirato a Kim Peek (morto nel 2009 a 58 anni), colpito sin dalla nascita dalla cosiddetta «sindrome del saggio», una alterazione neurologica rarissima che si manifesta solo nel 10% delle persone affette da autismo. Lo sceneggiatore Barry Morrow, che lo incontra a un convegno nel 1984, rimane colpito dalle strabilianti capacità di Kim, tra cui quelle di memorizzare l’opera omnia di Shakespeare o i prefissi telefonici di tutti gli Stati Uniti e decide di dedicargli il film. Gli ultimi anni di Kim Peek, attraverso conferenze e incontri, hanno avuto come unico obiettivo l’appello a «imparare a riconoscere e rispettare le differenze negli altri, trattandoli come vorreste essere trattati voi».
Pubblicato: 27/11/2012